Quando si parla di energia si apre la porta della conoscenza verso un oceano infinito di sapere e di possibilità. Si parla di energia dal punto di vista fisico, materiale, corporeo, dal punto di vista psichico e mentale. Si dovrebbe, però, imparare a conoscere un po’ di più l’energia personale: quella forza che tutto muove.
“Se vuoi scoprire i segreti dell’universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione.” – Nikola Tesla
L’energia in questione, quella che tutto muove, è l’energia Prana. Essa è la forza motrice che misteriosamente crea qualsiasi cosa che non si riesce a descrivere, ma che fa parte di ogni persona. Albert Einstein diceva, infatti, “tutto quello che è intorno a noi è energia”.
Si parla poco di energia personale. Quando lo si fa, infatti, ci si riferisce sempre a quella solare, cinetica, eolica… mai a quella che è dentro ogni persona. Questa energia si trasforma in azioni, sentimenti, pensieri, persone, ideologia, problemi, soluzioni. Sta alle persone saperla gestire e capire il potenziale che offre. Come trovarla?
Dedicando tempo a se stessi: leggendo un libro, facendo una passeggiata, staccandosi (anche per poco tempo) dal mondo esterno, ascoltare della musica, dedicarsi ad una pratica meditativa. Tutte attività che non solo ricaricano il corpo, ma anche la mente, la psiche. Svuotare la mente, lasciarla andare, rimuovere le zavorre che limitano la capacità creativa è la chiave per ritrovare l’energia interiore. Quando la si trova ci si sente una persona nuova con tanti stimoli, voglia di fare e, soprattutto, di vivere a pieno.
Ne Il guerriero della luce, Paulo Coelho, scrive: “Gli amici del guerriero della luce gli domandano da dove viene la sua energia, ed egli risponde dal nemico occulto. Essi gli chiedono chi sia. Il guerriero dice: “qualcuno che non possiamo ferire”. Può essere un bambino che lo ha sconfitto durante un litigio nell’infanzia, una fidanzata che lo ha lasciato dopo molto tempo e non sente il bisogno di rivedersi e stare insieme. Quando è stanco il guerriero si ricorda di non aver ancora visto il suo coraggio. Lui non pensa alla vendetta, perché il nemico occulto non appartiene più alla sua storia, pensa soltanto a migliorare la sua abilità affinché la fama delle sue imprese faccia il giro del mondo e giunga alle orecchie di chi lo ha addolorato in passato. Il dolore di ieri è la forza del guerriero della luce.”
Ogni persona ha provato dolore a causa di qualche avvenimento passato, eppure, se sono passati mesi o anni, tutti noi abbiamo quella capacità di prolungare a dismisura un dolore anche se talvolta è già svanito. Tutte le volte che le persone riportano alla mente quel ricordo stanno concentrando la propria energia per ricreare quel dolore. Ecco, allora, che l’utilizzo dell’energia deriva dalla capacità di saper scegliere quali pensieri evocare. Come afferma, infatti, Richard Romagnoli, autore best seller di numerosi libri sul benessere e la crescita personale, sta alle persone decidere quali pensieri portare alla propria mente, che è una straordinaria abilità non della mente ma dell’intelletto, quell’intelligenza intrinseca che permette di considerare, di pianificare e scegliere ciò che fa bene alla persona e che determinerà la sua crescita. Il dolore non va allontanato, ma affrontato. Il dolore non va amplificato. Il primo utilizzo dell’energia, allora, è riuscire a portarla nell’amor proprio e utilizzarla per schermare le negatività del mondo. Le piccole scelte costanti sono quelle che tracciano un solco importante affinché l’energia Prana possa affluire nelle vite di tutti.
Con Richard Romagnoli abbiamo fatto delle splendide meditazioni nel corso di un’edizione passata di Asculum Festival. Se vuoi scoprire il programma della nuova edizione clicca qui!